Se la povertà e la violenza diventano i nuovi incubi
Che Mariana Enriquez fosse una scrittrice da tenere d’occhio lo sappiamo ormai da qualche anno: penna affilata, temi difficili da
Che Mariana Enriquez fosse una scrittrice da tenere d’occhio lo sappiamo ormai da qualche anno: penna affilata, temi difficili da
Ritorno a parlare di una delle autrice italiane che più mi piace leggere, Lalla Romano e dei suoi preziosissimi racconti.
Per iniziare a parlarvi di questa raccolta di racconti mi aggancerò a qualcosa che difficilmente si trova nei libri e
“Amy batte il tempo con i piedi e pensa al suo quarantacinquesimo aprile e al suggello e simbolo per eccellenza
<< Vedere mio padre respirare in quale modo, con i polmoni che gorgogliavano, era come guardare la mia nave sfondare, con
<< Le madri ci intossicano. Le idolatriamo, le diamo per scontate, le odiamo, biasimandole ed esaltandole più di chiunque altro faccia
<< E il suo sorriso sofferente che induceva, come tutte le sofferenze di cui si ignora la causa, a un
<< Immaginavano sangue e fuoco per le strade, forse la carestia. In Quattrocento anni il loro paese era stato conquistato
<< Nessuno sa dove mi trovo. Quando sto con lui, non rispondo né ai messaggi degli amici né alle chiamate
<<[…] accordai la mia giovinezza al ritmo della stagione e mi predisposi a perdere la testa.>> “Dolce città” La raccolta